La Riabilitazione Post Ictus: Cosa Fare Dopo la Dimissione?
A cura del Dott. Bodrero Matteo, Responsabile dell’Ambulatorio Neurologico presso Istituto Salus
Di norma, dopo un evento acuto quale l'ictus, i pazienti iniziano un percorso riabilitativo che ha come obbiettivo il recupero del massimo livello di autonomia possibile: tale percorso ha una durata indicativa di 60 giorni. Durante questo periodo ci si pone, con il paziente, realistici obiettivi funzionali come la posizione seduta, la posizione eretta e il recupero del cammino.
Purtroppo però, non tutti i pazienti che entrano nelle strutture riabilitative riescono a raggiungere questi obiettivi nei tempi prestabiliti: per questa ragione è stato istituito l'Ambulatorio Neurologico di Istituto Salus Vercelli.
Supportato dalla valutazione dello specialista, il terapista, attraverso esercizi specifici e stimoli mirati, si porrà l’obbiettivo del massimo recupero funzionale del paziente nel minor tempo possibile.
Ad oggi, gli interventi più efficaci nel recupero motorio post-ictus secondo le linee guida internazionali sono: esercizi per migliorare la mobilità, recupero dell'equilibrio e del cammino, rinforzo muscolare, aumento della capacità aerobica, attività di ragionamento unite all'attività motoria, attività in dual task e l'utilizzo di supporti per la caviglia.
Sul miglioramento della mobilità si lavora a lettino, in posizione eretta oppure a tappeto coadiuvati, in caso di necessità da supporti quali palloni da fitness ed elastici; il lavoro sull’equilibrio si svolge ad occhi aperti o chiusi su superfici progressivamente più instabili.
Nel centro Salus di via Durandi è possibile fare valutazioni e trattamenti propriocettivi con strumenti robotici innovativi e all’avanguardia come il D-Wall di TecnoBody.
Sul recupero del cammino la tematica è complessa: possiamo dire in sintesi che esso è influenzato da una molteplicità di variabili, ognuna con un peso diverso sul recupero della funzione, per cui il trattamento riabilitativo è progettato sulle capacità residue e sugli obbiettivi del soggetto.
Il rinforzo muscolare viene trattato sia a lettino che in palestra, utilizzando carichi adeguatamente parametrizzati sulle fasi del recupero caratteristiche della patologia stessa.
In base all’attività funzionale di target, il rinforzo muscolare può essere focalizzato sul recupero della forza, sulla resistenza o su entrambe.
Particolarmente impattanti sulla vita quotidiana sono gli esercizi in doppio compito, dove si "allena" il cervello a rispondere adeguatamente a stimoli complessi. Questo specifico set di esercizi può essere sollecitato in palestra simulando il cammino in ambienti esterni contestualmente ad un impegno mnemonico. Questo strumento è particolarmente efficace sulla prevenzione del rischio di caduta.
Infine esistono supporti creati per il piede e la caviglia che in alcuni casi possono aiutare il soggetto ad aumentare la propria autonomia; questi vengono valutati durante il processo riabilitativo e condivisi con il Fisiatra di riferimento.
L’accesso all’Ambulatorio Neurologico di Istituto Salus avviene attraverso visita Fisiatrica o Neurologica e successiva valutazione e trattamento fisioterapico.
Dott. Matteo BODRERO