Scopri come misurare se sei a rischio di patologie cardiovascolari

Al di là dell’aspetto estetico, la “pancetta”, o meglio l’accumulo di adipe a livello addominale, può essere una condizione da non prendere tanto alla leggera.

In letteratura medica, tra le varie misure antropometriche, il girovita viene utilizzato per valutare il possibile rischio da parte di un individuo, di incorrere in una patologia cardiovascolare.
Il grasso addominale in eccesso è spesso accompagnato da un accumulo di grasso viscerale, ovvero una porzione di adipe che va ad avvolgere i nostri organi interni e che è in grado di provocare numerosi danni al nostro organismo.Molti non sanno che il grasso è un tessuto vivo che apporta notevoli benefici se presente in giuste quantità nell’alimentazione e nella percentuale corporea del nostro organismo, ma se in eccesso diventa un nemico temibile.


Un tessuto adiposo disfunzionale come il grasso viscerale in eccesso è infatti in grado di secernere ormoni e sostanze pericolose per il corretto funzionamento del nostro organismo quali:

  • Citochine pro infiammatorie che vanno a generare un condizione di INFIAMMAZIONE CRONICA
  • Aumento del PAI-1 o inibitore dell’attivatore del plasminogeno con conseguente rischio di TROMBOSI
  • Aumento del rilascio di Angiotensinogeno che attiva il sistema Renina – Angiotensina – Aldosterone con conseguente sviluppo di IPERTENSIONE
  • Diminuita produzione di Adiponectina, aumento del TNF-alfa con aumentato rischio di ATEROSCLEROSI
  • Rilascio di Acidi Grassi Liberi nel torrente ematico con conseguente INSULINO RESISTENZA E DIABETE DI TIPO 2

COME CAPIRE QUANDO SIAMO A RISCHIO?Prendete un metro da sarta e misurate il vostro girovita nel punto più stretto (più o meno all’altezza dell’ombelico o poco più sopra).Successivamente misuratevi i fianchi (la circonferenza nel punto in cui i glutei sono più sporgenti)
WHR (Rapporto Vita Fianchi) = Circonferenza vita / Circonferenza fianchi
RISCHIO DI PATOLOGIAMASCHIO GIOVANE > 0,94FEMMINA GIOVANE > 0,82MASCHI TRA I 60 – 69 ANNI > 1,03FEMMINA TRA I 60 – 69 ANNI > 0,90
Se i vostri valori risultano al di sopra di questi allora siete individui potenzialmente a rischio. Il nostro consiglio è quindi quello di iniziare ad approcciare della cauta attività fisica, magari dopo accertamenti preventivi come una visita medico sportiva non agonistica e un piano nutrizionale che vi permetta di rientrare nei valori limiti di sicurezza e riprendere la vostra vita in salute.

Non è mai troppo tardi per prendersi cura di sé.Dott. Carpegna AlessandroChinesiologo SALUS VERCELLI SRL