Strappo muscolare e fisioterapia, un binomio importante.
In ambito sportivo, spesso si sente parlare di strappo o distrazione muscolare, ovvero, una lesione piuttosto grave che causa la rottura di fibre che compongono il muscolo.
Lo strappo, si verifica a causa di una sollecitazione importante (Scatto improvviso o per una forte contrazione) e spesso si verifica in condizione di scarso allenamento o per un non corretto riscaldamento pre - attività sportiva.
I distretti muscolari più frequentemente colpiti, sono i muscoli della coscia (quadricipite, flessori, adduttori) e della gamba (tricipite surale).
Le lesioni muscolari non sono tutte uguali, si differenziano tra di loro per il numero di fibre coinvolte e si dividono in:
- Strappo di I grado: lesione di poche miofibrille all’interno del fascio muscolare.
- Strappo di II grado: lesione di uno o più fasci muscolari. Il numero di fibre danneggiate è maggiore (tra il 5% e il 50%). Presenza di dolore intenso nella zona dello strappo e nel numero maggiore dei casi c’è la formazione di un ematoma (a volte non visibile)
- Strappo di III grado: lesione completa o sub-totale (3/4 delle fibre). Presenza di dolore intenso nella zona dello strappo, impotenza funzionale e formazione di un ematoma importante ben visibile.
- Per ultimo, si parla di Stiramento (o elongazione muscolare) cioè quando le fibre muscolari sono sottoposte ad un allungamento eccessivo, ma senza rottura.
Bisogna ricordare che i gradi di lesione possono essere stabiliti solo tramite indagine ecografica.
Ma come agire dopo una lesione muscolare?
Nella prima fase, risulta importante l’applicazione del ghiaccio locale, riposo funzionale e associazione di farmaci per ridurre la fase acuta e infiammatoria. Nella seconda fase, la Fisioterapia , gioca un ruolo molto importante per la completa guarigione e per la ripresa dell’attività sportiva.
Le pratiche riabilitative per il trattamento dello strappo muscolare, prevedono come primo step, terapie fisiche mirate a ridurre l’edema, il dolore e a velocizzare la cicatrizzazione muscolare.
Le terapie che vengono usate per il trattamento delle lesioni sono:
- Tecar
- Ultrasuoni
- Laserterapia
- Magnetoterapia
- Kinesio Taping
Nel secondo step si inseriscono esercizi terapeutici (propriocettiva, allungamento muscolare) mirati a portare gradualmente l’atleta ad una guarigione completa e alla ripresa dell’attività fisica.