L’Algodistrofia

L’Algodistrofia è una patologia definita multisistemica e multisintomatica, le cui cause sono per lo più sconosciute e riguarda in particolar modo il tratto mano-spalla e piede.

Esiste una patologia che è estremamente diffusa, ma della quale se ne sente parlar poco: è la SINDROME ALGODISTROFICA o ALGODISTROFIA.

Cos’è l’Algodistrofia? 

L’Algodistrofia è una patologia definita multisistemica e multisintomatica, le cui cause sono per lo più sconosciute e riguarda in particolar modo il tratto mano-spalla e piede.

Spesso questa condizione patologica si ha in seguito ad un evento traumatico (distorsioni, fratture…) e stando ad alcuni studi, le donne sono affette dalla sindrome quattro volte più degli uomini.

Non essendo semplice eseguire una diagnosi di questa malattia, vengono utilizzati esami diagnostici quli la radiografia, la risonanza magnetica e l’elettromiografia.

Bisogna comunque ricordare che, pur avendo la possibilità di utilizzare questi strumenti, la diagnosi di Algodistrofia è prevalentemente clinica.

Quali sono i sintomi della sindrome Algodistrofica?

La sindrome Algodistrofica presenta diversi sintomi:

  • dolore acuto e localizzato 
  • rigidità articolare associata a gonfiore
  • variazione del colore della pelle
  • difficoltà motorie dell’arto interessato
  • alterazione della crescita delle unghie dell’arto dolente

Come si cura l’Algodistrofia?

L'Algodistrofia viene curata tramite l’utilizzo di farmaci associati alla Fisioterapia, la quale va iniziata il prima possibile onde evitare l’instaurarsi di conseguenze disabilitanti.

Il compito della Fisioterapia, è quello di alleviare i sintomi e velocizzare i tempi di recupero associando terapie strumentali a cauta mobilizzazione passiva quali Laserterapia, Tecar, Stimolazione Magnetica e TENS che aiutano a fovorire il rafforzamento del tessuto osseo, migliorare la vascolarizzazione tessutale e facilitare il lavoro del sistema muscolo schelettrico.

Anche gli esercizi attivi hanno una grande importanza, ma devono essere effettuati in modo cauto e graduale onde evitare una riacutizzazione del dolore.